Come Diventare un Allenatore di Calcio in Serie A: Requisiti, Corsi e Curiosità

Diventare un allenatore di calcio in Serie A, il massimo campionato italiano, è il sogno di molti appassionati e professionisti del calcio. Tuttavia, raggiungere questo livello richiede una formazione specifica, certificazioni ufficiali e anni di esperienza sul campo. In questo articolo esploreremo i requisiti, i corsi necessari e alcune curiosità per diventare un allenatore di calcio capace di guidare una squadra in Serie A.



1. Requisiti di base per allenare in Serie A

Per allenare una squadra in Serie A, è necessario ottenere le qualifiche richieste dalla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e dall’UEFA. Ecco i requisiti principali:

  • Licenza UEFA Pro: È il titolo più alto per un allenatore di calcio e obbligatorio per allenare in Serie A. La Licenza UEFA Pro consente di allenare qualsiasi squadra professionistica in Europa.
  • Esperienza nel calcio: Anche se non è un requisito ufficiale, molti allenatori di Serie A sono ex calciatori professionisti. Essere stato un calciatore a livelli elevati può accelerare il percorso verso una carriera da allenatore, ma non è strettamente necessario.


2. I Corsi per Diventare Allenatore di Calcio

Il percorso formativo di un allenatore di calcio si articola in diversi livelli. Ogni livello richiede lo svolgimento di corsi organizzati dalla Scuola Allenatori del Settore Tecnico della FIGC. Vediamo i corsi principali che portano alla Licenza UEFA Pro.

Licenza UEFA C

  • A chi è rivolta: È il primo step per chi vuole allenare squadre giovanili non professionistiche o dilettanti.
  • Durata: Circa 120 ore.
  • Obiettivi: Questo corso fornisce le basi per allenare, con un focus su aspetti tecnici e tattici. È ideale per chi inizia la carriera e intende lavorare con giovani calciatori.

Licenza UEFA B

  • A chi è rivolta: Permette di allenare squadre dilettantistiche e giovanili professionistiche fino all'Under 16.
  • Durata: Circa 144 ore.
  • Contenuti: Si approfondiscono gli aspetti tecnici, tattici e organizzativi, con una maggiore attenzione alla preparazione fisica e mentale dei calciatori.

Licenza UEFA A

  • A chi è rivolta: Con la Licenza UEFA A è possibile allenare squadre professionistiche fino alla Serie C o lavorare come assistente in Serie A o Serie B.
  • Durata: Circa 192 ore.
  • Contenuti: Il corso include moduli su tattiche avanzate, gestione del gruppo, psicologia dello sport e analisi video. Gli allenatori imparano a preparare le partite con un livello di dettaglio simile a quello richiesto nelle leghe superiori.

Licenza UEFA Pro

  • A chi è rivolta: È la licenza più prestigiosa e obbligatoria per allenare squadre in Serie A e Serie B.
  • Durata: Circa 240 ore.
  • Contenuti: Il corso tratta in profondità la gestione di squadre professionistiche, inclusa la strategia a lungo termine, la leadership, la comunicazione e la gestione dello spogliatoio. Viene anche dedicata attenzione alla comunicazione con i media e alla gestione delle crisi.
Esempi Reali
  • Antonio Conte, attualmente allenatore in Premier League, ha conseguito la Licenza UEFA Pro presso il Centro Tecnico di Coverciano. Durante il corso ha avuto modo di confrontarsi con ex calciatori e allenatori di alto livello, imparando a gestire squadre di club ai massimi livelli.
  • Roberto De Zerbi, tecnico del Brighton, ha seguito lo stesso percorso, ma con un’enfasi particolare sull’innovazione tattica, un aspetto che ha sviluppato dopo aver frequentato il corso di UEFA A e successivamente quello Pro.


3. Esperienza sul campo: dall'apprendistato alla Serie A

Ottenere la Licenza UEFA Pro è solo una parte del viaggio. L’esperienza pratica è fondamentale. Molti allenatori iniziano la loro carriera allenando squadre giovanili o dilettantistiche. Ad esempio:

  • Gian Piero Gasperini, prima di affermarsi come uno degli allenatori più innovativi della Serie A, ha lavorato nelle giovanili della Juventus, un’esperienza che ha formato il suo approccio tattico moderno.
  • Simone Inzaghi ha iniziato con la squadra Primavera della Lazio prima di passare alla prima squadra, dimostrando l’importanza di sviluppare competenze nei settori giovanili.


Statistiche sugli allenatori di Serie A

Le statistiche sugli allenatori di Serie A mostrano come l’esperienza e la formazione siano fattori determinanti per il successo.

  • Ex giocatori: Circa il 70% degli allenatori di Serie A è stato un calciatore professionista, il che dimostra come l’esperienza diretta nel calcio aiuti a comprendere meglio le dinamiche del gioco.
  • Licenze Pro: Oltre il 95% degli allenatori in Serie A ha ottenuto la Licenza UEFA Pro. Questa qualifica è fondamentale per accedere ai livelli più alti del calcio professionistico.
  • Età media degli allenatori: L'età media di un allenatore in Serie A è di circa 50 anni, ma molti iniziano la carriera intorno ai 30-35 anni dopo aver concluso quella da calciatore.


Curiosità: Allenatori senza esperienza da calciatore

Anche se la maggior parte degli allenatori di Serie A ha un passato da calciatore, ci sono casi di successo di tecnici che non hanno avuto una carriera significativa sul campo:

  • Arrigo Sacchi: uno degli allenatori più rivoluzionari della storia del calcio, ha introdotto concetti tattici come il pressing e la zona totale con il Milan, nonostante non avesse mai giocato a livelli professionistici. Sacchi una volta disse: “Non devi essere stato un cavallo per diventare un buon fantino”, sottolineando come la passione e la conoscenza del gioco siano più importanti dell’esperienza da giocatore.


Conclusione

Diventare un allenatore di calcio in Serie A è un percorso lungo e impegnativo, che richiede formazione, licenze specifiche e tanta esperienza sul campo. La Licenza UEFA Pro è il traguardo più alto e il passo necessario per chi ambisce a guidare una squadra nel massimo campionato italiano. Oltre alla formazione, la passione per il calcio, la capacità di adattarsi ai cambiamenti tattici e l'abilità di gestire giocatori di alto livello sono caratteristiche fondamentali per avere successo.

In un mondo del calcio sempre più competitivo, gli allenatori devono combinare conoscenza tattica, abilità di leadership e innovazione per rimanere al vertice e lasciare il segno nella storia del calcio.